PASSEGGIATA TRA I SIMBOLI E LE STELLE: IL SIMBOLO DELL’INFINITO

Nel decidere l’incipit di questo brano ero indeciso se illustrare in introduzione una mini-lezione di astronomia (terra, sole, pianeti, sistema solare, costellazioni) oppure procedere seguendo la Tradizione, presentando un simbolo e proponendo qualche sua interpretazione, legata in particolare all’astronomia. Ho deciso, anche nella speranza di non annoiare (troppo) chi leggerà queste righe, di utilizzare la seconda strada, ritenendo sia la più evocativa.

Il Simbolo dell’Infinito – la Lemniscata o Analemma

Come tutti sapranno, il simbolo usato in matematica per rappresentare l’infinito è la cosiddetta Lemniscata.

La lemniscata di Bernoulli

La lemniscata di Bernoulli

La Teoria del Limiti in matematica si sviluppa in un Dominio rettilineo, ordinato, l’asse dei numeri Reali, nel quale ogni elemento ha una posizione ben definita all’interno della “gerarchia” di questo asse direzionato. Il numero -1 precede il numero 2,3. Il numero 1.000.000 segue il numero 4.

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La domanda che giustamente ci si può porre è: cosa vuol dire “infinito” e come può venire in mente di rappresentarlo come una specie di “otto rovesciato”?

Come si può definire il concetto di “infinito”? Un primo tentativo di definizione potrebbe essere: “un qualcosa di molto grande”. Ma così facendo abbiamo posto l’accento all’estremità destra dell’asse. E “infinetesimamente piccolo”? Il concetto può essere sintetizzato in un’espressione sola con “senza limite”, “non limitato”. Qualcosa che “non abbia un inizio e non abbia una fine”.

Il fenomeno ciclico è un esempio di “qualcosa che non ha un inizio e una fine”. E la figura geometrica della Lemniscata (a Analemma), con i suoi due “rigonfiamenti laterali” e il suo punto di incrocio centrale, riesce a rappresentare bene il concetto di “qualcosa di estremamente piccolo” che tende ad “annullarsi” per divenire qualcosa di “estremamente grande”.

La domanda che si pone ora è: ””Esiste in Natura qualcosa che, osservato, ha la forma geometrica dell’Infinito?” La risposta a questa domanda è: Il Sole, la stella da cui il nostro pianeta riceve la luce e il calore che permettono l’esistenza della vita!

L’analemma infatti è il nome dato alla figura che rappresenta il percorso compiuto dal sole attraverso il cielo in un anno quando è fotografato esattamente alla stessa ora e posizione durante il giorno. Sovrapponendo le immagini ottenute si ottiene questa figura:

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Questa foto è un bellissimo esempio di analemma, il risultato degli sforzi e degli scatti fotografici eseguiti durante tutto l’anno 2004 da Ayiomamitis Anthony in Grecia.

Il fenomeno è il risultato di una combinazione tra l’inclinazione di 23,5 gradi dell’asse della Terra e la sua orbita leggermente ellittica, questi due fattori si combinano per generare la figura a forma di otto.

Ritengo importante concludere queste righe sottolineando quel “qualche interpretazione dei simboli” che ho posto come introduzione, perché, usando le parole di Oswald Wirth: “Un’immagine può sempre essere considerata da un’infinità di punti di vista e ad ogni pensatore è consentito scoprire un significato conforme alla logica delle proprie concezioni. Le immagini infatti sono destinate a risvegliare le idee assopite nel nostro intelletto. Esercitando una suggestione sul pensiero, lo stimolano ed in tal modo portano alla luce le verità sepolte nella profondità del nostro spirito.”

POOR DEVILS OR GODS OF PAST ASTROLOGICAL AGES

The Mith of Transition from the Age of Taurus to the Age of Aries

The Mith of Achelous , the Bull God, symbol of the age of Taurus (4000 b.C. – 2000 b.C.) defeated by Hercules (the Sun) and the coming of Zeus Ammon, the Ram God (2000 b.C. – 0 C.E.).

The god of the river Achelous which was the greatest, and according to tradition, the most ancient among the rivers of Greece. He with 3000 brother-rivers is described as a son of Oceanus and Thetys (Hes. Theog. 340), or of Oceanus and Gaea, or lastly of Helios and Gaea. (Natal. Com. vii. 2.)

Achelous, the Bull God

Achelous, the Bull God

 

Rising of Sun at Vernal Equinox in Taurus Constellation (4000 b.C. – 2000 b.C.)

 

The origin of the river Achelous is thus described by Servius (ad Virg. Georg. i. 9; Aen. viii. 300): When Achelous on one occasion had lost his daughters, the Sirens, and in his grief invoked his mother Gaea, she received him to her bosom, and on the spot where she received him, she caused the river bearing his name to gush forth. Other accounts about the origin of the river and its name are given by Stephanus of Byzantium, Strabo (x. p. 450), and Plutarch. (De Flum. 22.) Achelous the god was a competitor with Heracles in the suit for Deïaneira, and fought with him for the bride. Achelous was conquered in the contest, but as he possessed the power of assuming various forms, he metamorphosed himself first into a serpent and then into a bull. But in this form too he was conquered by Heracles, and deprived of one of his horns, which however he recovered by giving up the horn of Amalthea. (Ov. Met. ix. 8, &c.; Apollod. i. 8. § 1, ii. 7. § 5.)

Zeus Ammon

Zeus Ammon

 

Rising of Sun at Vernal Equinox in Aries Constellation (2000 b.C. – 0 C.E.)

POVERI DIAVOLI OVVERO GLI DEI DELLE ERE ZODIACALI PASSATE

Il Mito del passaggio dall’Era del Toro all’Era dell’Ariete
Il mito di Acheloo, il Dio Toro, simbolo dell’Era del Sole nella Costellazione zodiacale del Toro (circa 4000 a.C. – 2000 a.C.) sconfitto da Ercole (il Sole) e l’avvento di Zeus Ammone, il Dio Ariete (2000 a.C. – 0 a.C.).
Il Dio Toro Acheloo

Il Dio Toro Acheloo

 

Acheloo, nella mitologia greca, è il dio fluviale dell’Etolia, figlio del Titano Oceano e sua sorella Teti. E’ il secondo fiume, per lunghezza, della Grecia e corrisponde all’odierno Aspropotamo.

 

 Levata del Sole all’Equinozio di Primavera nel segno zodiacale del Toro (4000 a.C. – 2000 a.C.)

Secondo la leggenda, Acheloo si invaghì di Deianira, figlia di Eneo e di Altea, e ne contese ad Eracle la mano. Iniziò la lotta ed Acheloo, che aveva la facoltà di assumere l’aspetto che più gli piaceva, si trasformò in un enorme serpente che Eracle riuscì, quasi, a soffocare. Divincolatosi, si trasformò in un toro, ma fu sconfitto e gettato nel fiume. Nella caduta, uno dei due corni che Eracle aveva afferrato, si staccò, mutilando Acheloo per sempre.
Questi si considerò vinto e gli cedette il diritto di sposare Deianira, ma gli richiese il suo corno, dandogli in cambio un corno della capra Amaltea, la nutrice di Zeus, le ninfe Naiadi, riempirono il corno di Acheloo di fiori e di frutti consacrandolo alla dea dell’abbondanza e da qui nacque la leggenda della cornucopia.
Zeus Ammone

Zeus Ammone

 Levata del Sole all’Equinozio di Primavera nel segno zodiacale dell’Ariete (2000 a.C. – 0 a.C.)